Smart working: los 5 consejos para trabajar desde la casa

Era una tendencia en crecimiento; hoy es una situación obligatoria. El smart working en tiempos de coronavirus se ha convertido de posibilidad a necesidad. Una enorme novedad en la vida de las personas en cuarentena que modifica completamente la organización personal y de los espacios domésticos.

 

Hay que conciliar las exigencias particulares con las posibilidades permitidas por el espacio del cual se dispone. La palabra clave es compromiso, entre necesidades, tipo de actividad y metros cuadrados” afirma en una entrevista con “Il Sole 24 Ore” Sanja Radovanovic, presidente IAHSP Europe, International Association of Home Staging Professionals.

 

En este sentido, a raíz de las indicaciones dadas por la Organización Mundial de la Salud en el documento “Mental Health and Psychosocial Considerations During COVID-19 Outbreak", es muy importante tomar en cuenta algunas simples medidas que podrán permitir trabajar desde el hogar sin mayores problemas organizativos y psicológicos.

 

Aquí les dejamos cinco tips imprescindibles, implementados por la Asociación Chilena de Seguridad,  para sobrellevar con éxito el smart working:

 

  • Mantén tu lugar de trabajo lo más limpio y ordenado que puedas y, de ser posible, no trabajes en la misma habitación donde duermes: esto ayudará a generar un límite entre lo laboral y doméstico. Los símbolos son recomendables especialmente porque debemos tratar de hacer un distanciamiento psicológico entre nuestra vida doméstica y laboral, un “símbolo” que muestre que ya comenzó el día laboral, así como un símbolo que demuestre que terminó.

 

  • Al momento de trabajar en casa en largos periodos de tiempo es importante tener claro tu horario de inicio - término y cumplirlo, esto te ayudará a organizar mejor tu tiempo libre y eliminar interrupciones que interfieran en el trabajo.

 

 

  • En cada separación de la mañana y tarde deberás generar pausas que idealmente no impliquen trabajo doméstico. Te recomendamos tener claro los horarios de dichas pausas, al planificar y estructurar tus pausas ayudarán a que tu productividad no disminuya con el paso de las horas.

 

  • Es importante tener al menos tres comidas al día, el desayuno antes de iniciar la jornada laboral, el almuerzo a mitad de la jornada, y la comida al finalizar el día. Si trabajas frente a un computador, recuerda no almorzar frente a él. El almuerzo es un momento de descanso que debes cumplir.

 

  • Aprovecha al máximo el aporte de luz natural, considerando con atención la orientación del computador, para evitar reflejos o sombras. Las plantas, si hay, hacen particularmente bien al ánimo y nos conectan con la naturaleza. Finalmente, si tienes posibilidad, ponte un poco al sol saliendo al patio o al balcón unos minutos.

 

  • Tip extra italiano: desayuna un buen espresso, o un cappuccino cremoso (si eres capaz de prepararlo). Si tienes una medialuna, úntala dentro del café (nadie te verá). Consume alimentos sanos, frescos, ojalá mediterráneos. Aceite de oliva, fruta, verdura, pescado, pasta en cantidad equilibrada. Complementa el gusto con la salud. Haz de la cocina un lugar de creatividad y de separación del trabajo. Las comidas son momentos fundamentales, vívelas con amor. En las pausas del computador muévete e intenta hacer ejercicio (puedes ocupar aplicaciones como Sworkit, Couch to 5K, 8fit, Keelo entre otras o por ejemplo, puedes hacer una pelota de papel y replicar todos los goles de Italia en el mítico Mundial 2006). Finalmente desahogate cantando: en la ducha o asomado a la ventana, nada mejor que improvisarse tenor con una buena aria de opera. Seas cuidadoso, creativo y optimista... y todo saldrá bien.

 


Teniamoci in contatto con "Dove siamo nel mondo"

Ricordiamo ai nostri connazionali temporaneamente in Cile per turismo o per visite brevi l’importanza di mantenere aperto un canale di collegamento il Ministero degli Affari Esteri e l’Ambasciata. Vi é uno strumento rapido ed efficace per farlo: la piattaforma “Dove siamo nel Mondo”. Invitiamo tutti coloro che non l’abbiano ancora fatto a iscriversi subito.

 

La procedura è semplice e rapida. Basta entrare a https://www.dovesiamonelmondo.it/home.html

 

  • Registrarsi con un nome utente e una mail
  • Entrare al link che “Dove siamo nel Mondo” invierà rapidamente alla mail indicata
  • Impostare password e dati anagrafici
  • Scegliere il motivo del viaggio (turismo, lavoro, sport, giornalismo, cooperazione, scuola)

  • Infine informare la Farnesina del luogo e del tempo durante il quale sarete in viaggio tramite un semplice menu a tendina

 

Si tratta di una precauzione utile e necessaria che, in pochissimi minuti, faciliterà il contatto tra i cittadini temporaneamente nel Paese e il Ministero degli Esteri.

 

 

 

 

Per quanto riguarda le modalità di uscita dal Cile con destinazione l’Italia, ricordiamo che attualmente l’unica rotta ancora disponibile, per il momento, è il tragitto Santiago – San Paolo del Brasile – Roma.

 

IMPORTANTE: per compiere il tragitto è necessario acquistare due diversi biglietti.

 

  • 1° biglietto: Santiago – San Paolo con le compagnie LATAM o GOL (quest’ultima opererà fino al 21 de marzo)
  • 2° biglietto: San Paolo – Roma con Alitalia

I biglietti son acquistabili sui siti delle compagnie o attraverso tutti i più conosciuti motori di ricerca di voli.

 

 

 


"Distanti ma uniti": un appello del nostro Ambasciatore alla Comunità Italiana

Versione in italiano

 

Care Amiche e cari Amici italiani del Cile,

 

nelle ultime settimane abbiamo tutti seguito con apprensione lo sviluppo del contagio nel nostro amato Paese. Ognuno di noi ha desiderato poter essere utile alla lotta dei nostri concittadini, del nostro personale medico e delle nostre Istituzioni … con il pensiero, una donazione o magari esponendo alla finestra il nostro splendido Tricolore.

 

A noi che viviamo e lavoriamo all’altro capo del pianeta, l’Italia ha insegnato che questa battaglia non ha confini. E che non si vince da soli.

 

Ora che anche il Cile affronta una situazione di emergenza, come Comunità Italiana dobbiamo stare più uniti che mai: con le intenzioni e con i cuori. Dobbiamo essere lungimiranti e responsabili nel nostro comportamento quotidiano per tenere lontano questo nemico invisibile.

 

Tristemente abbiamo imparato a conoscere le sofferenze che il nostro Paese sta vivendo.

 

Chi di noi non si commuove leggendo della lotta che negli ospedali italiani medici e infermieri portano avanti senza tregua, mettendo a repentaglio la propria incolumità per la salute della collettività?

 

Chi di noi non si inorgoglisce ascoltando l’Inno di Mameli cantato da decine e centinaia di persone dai balconi delle nostre splendide città; esempio di forza e consapevolezza della cittadinanza costretta alla quarantena?

 

Chi di noi, infine, non sente una profonda preoccupazione per i propri cari lontani, in particolare per quelli anziani, i più esposti ai rischi del contagio?

 

Facciamoci forza, care Amiche e cari Amici, con la consapevolezza che l’esperienza acquisita in Italia dev’essere la nostra prima difesa qui. La nostra trincea.

 

In Cile, in questo splendido paese che è per molti di noi “casa”, il nostro esempio dev’essere immediato, costante e rigoroso. Facciamoci fin d’ora promotori attivi di una campagna di prevenzione imprescindibile se vogliamo arginare l’espandersi del contagio.

 

Vi invito dunque a rispettare alla lettera le indicazioni date dalle Autorità Sanitarie del Cile. Vi esorto a seguire scrupolosamente le norme di comportamento segnalate dal Ministero della Salute italiano che, se eseguite con rigore, garantiscono una minor diffusione del contagio.

 

Vorrei soffermarmi in particolare su una regola che implica un enorme sacrifico per chi, come tutti noi, ama la compagnia e la socialità: quello che gli esperti chiamano il “distanziamento sociale” e che in pratica significa ridurre i contatti interpersonali al minimo che é strettamente necessario.

 

Poco a poco in tutto il mondo ci si sta rendendo conto che stare distanti e ridurre le interazioni è infatti lo strumento per fermare la crescita esponenziale della contagio.

 

Manteniamo una distanza di almeno un metro (meglio due) a da chi ci circonda in situazioni sociali inevitabili come la spesa o la coda per la farmacia.

 

Questo articolo del Washington Post (in inglese) presenta delle animazioni che piú di ogni altra spiegazione a parole possono far capire perché dobbiamo praticare il distanziamento sociale.

 

Rinviamo baci e abbracci ai momenti migliori, che (stiamone certi) torneranno.

 

Questa misura é particolarmente importante per proteggere le persone anziane. I nostri nonni sono coloro che oggi hanno più bisogno del nostro impegno. Aiutiamoli rimanendo loro distanti fisicamente (e comunicando magari per via digitale).

 

Care Amiche e Cari Amici,

 

l’Italia sta dando prova in questi giorni di uno straordinario spirito di unitá e di responsabilitá personale. Come italiani all’estero, cerchiamo di essere all’altezza della nostra Patria in questo momento cosí cruciale. Distanti fisicamente ma uniti moralmente, #andratuttobene.

 

Quando avremo superato e vinto questa sfida, ci guarderemo indietro e saremo orgogliosi dello sforzo fatto insieme.

 

Un caloroso saluto,

 

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                               Mauro Battocchi

 

 

Versión en castellano

 

Queridas Amigas y queridos Amigos italianos de Chile,

 

en las últimas semanas todos hemos seguido con aprensión el desarrollo de la infección en nuestro querido País. Cada uno de nosotros ha deseado poder ser útil en la lucha de nuestros conciudadanos, nuestro personal médico y nuestras Instituciones… con el pensamiento, una donación o quizás mostrando nuestro maravilloso Tricolor en la ventana.

 

Para nosotros que vivimos y trabajamos al otro lado del planeta, Italia nos ha enseñado que esta batalla no tiene fronteras y que no se puede ganar solos.

 

Ahora que Chile también enfrenta una emergencia, como Comunidad Italiana debemos estar más unidos que nunca: con intenciones y con el corazón. Debemos mirar hacia el futuro y ser responsables en nuestro comportamiento diario para mantener alejado a este enemigo invisible.

 

Con tristeza aprendimos sobre el sufrimiento que nuestro País está experimentando.

 

¿Quién de nosotros no se conmueve al leer sobre la lucha que los médicos y enfermeros italianos llevan a cabo sin descanso en los hospitales italianos, poniendo en peligro su propia seguridad por la salud de la comunidad?

 

¿Quién de nosotros no se enorgullece al escuchar el Himno de Mameli cantado por cientos de personas desde los balcones de nuestras hermosas ciudades, ejemplo de fuerza y ​​conciencia de una ciudadanía forzada a la cuarentena?

 

Finalmente, ¿quién de nosotros no siente una profunda preocupación por los seres queridos que se encuentran lejos, en particular por los ancianos, los más expuestos a los riesgos de contagio?

 

Sintamos con fuerza queridos amigos y amigas, y conscientes de que la experiencia adquirida en Italia debe ser nuestra primera defensa aquí. Nuestra trinchera.

 

En Chile, en este espléndido país que es para muchos de nosotros un "hogar", nuestro ejemplo debe ser inmediato, constante y riguroso. Actuemos como promotores activos de una campaña de prevención esencial si queremos frenar la propagación del contagio.

 

Por lo tanto, los invito a respetar las indicaciones de las Autoridades de Salud de Chile. Les insto a que sigan escrupulosamente las reglas de conducta informadas también por el Ministerio de Salud ltaliano que, si se llevan a cabo rigurosamente, garantizan una menor propagación de la infección.

 

Me gustaría centrarme en particular en una regla que cuesta un enorme sacrificio para aquellos que, como todos nosotros, amamos la compañía y la sociabilidad: lo que los expertos llaman "distanciamiento social" y que en la práctica significa reducir los contactos interpersonales al mínimo estrictamente necesario.

 

Poco a poco, en todo el mundo, nos damos cuenta de que mantenerse alejado y reducir las interacciones es, de hecho, la herramienta para detener el crecimiento exponencial de contagio.

 

Mantengamos una distancia de al menos un metro (aun mejor dos) de quienes nos rodean en situaciones sociales inevitables, como ir de compras al supermercado o hacer cola en la farmacia.

 

Este artículo en el Washington Post (en inglés) presenta animaciones que más que cualquier otra explicación en palabras pueden aclarar por qué debemos practicar el distanciamiento social.

 

Pospongamos besos y abrazos para los buenos momentos que, estamos seguros, volverán.

 

Esta medida es particularmente importante para proteger a las personas mayores. Nuestros abuelos son los que más necesitan nuestro compromiso hoy. Ayudémoslos permaneciendo físicamente distantes (y tal vez comunicándonos digitalmente).

 

Queridas Amigas y queridos Amigos,

 

Italia está mostrando un espíritu extraordinario de unidad y responsabilidad personal en estos días. Como italianos residentes en el extranjero, tratemos de estar a la altura de nuestra Patria en este momento crucial. Físicamente distantes pero moralmente unidos, #andratuttobene.

Cuando hayamos superado y ganado este desafío, miraremos hacia atrás y nos sentiremos orgullosos del esfuerzo que juntos realizamos.

 

Un saludo fraterno,

 

Mauro Battocchi

 

 

 


Unidad de Italia: sin celebraciones, pero más unidos que nunca

Hoy 17 de marzo se cumple el aniversario número 159 de la Unidad de Italia.

 

El “Risorgimento”, como es llamado el periodo histórico que terminaría en 1870 con la anexión de Roma, llega a su cumbre en 1861 cuando por fin Vittorio Emanuele de Savoia puede proclamar el Reíno De Italia.

 

Un aniversario sin duda diferente el de hoy día: el País, en emergencia por el difundirse del contagio de coronavirus, se enfrenta probablemente al mayor desafío desde la Segunda Guerra Mundial.

 

Desde luego no habrán celebraciones oficiales. Sin embargo, pese a la adversidad, el sentimiento unitario y nacional se está levantando más alto que nunca en estos días de lucha.

Como si un nuevo “Risorgimento” floreciese a lo largo de toda la península.

 

Se trata de una renovada cohesión que ha sido anhealda en primer lugar por el Presidente de la República, Sergio Mattarella, quien ha subrayado como “El clima de dificultad, de incertidumbre y de sufrimiento que estamos viviendo hace aun más necesaria una unidad de todos los ciudadanos alrededor de los valores constitucionales y de los símbolos republicanos”.

 

 

Así, desde la cuarentena de sus hogares, millones de italianas y de italianos están sintiendo la necesidad de expresar con fuerza un renacido sentido de comunidad y de orgullo nacional.

 

De norte a sur, de Aosta a Palermo, los balcones de toda Italia están siendo escenario para una nueva ritualidad colectiva y celebrativa: si miles de banderas tricolores flamean recordando al mundo que Italia resiste, los flashmobs musicales que se repiten día tras día revitalizan el ánimo de los ciudadanos y dan muestra de como en Italia el arte, la creatividad y la belleza siempre serán herramienta para solucionar los problemas.

 

 

“El clima de dificultad, de incertidumbre y de sufrimiento que estamos viviendo hace aun más necesaria una unidad de todos los ciudadanos alrededor de los valores constitucionales y de los símbolos republicanos”

Sergio Mattarella, Presidente de la República

 

Se abren las ventanas, la gente se asoma a los balcones, se desahoga la frustración. Y como hace un siglo y medio la personas gritaban desde sus casas “Viva VERDI” (acrónimo de “Viva Vittorio Emanuele Re d’Italia), ahora un nuevo mensaje apolítico y humanitario, #andratuttobene, se expresa a través de la música y del canto colectivo.

 

Se puede escuchar de todo: el Himno de Mameli, por supuesto, entonado varias veces al día en todas las ciudades. Pero también decenas de grandes clásicos de la tradición popular italiana; desde “Azzurro” a los último éxitos de Sanremo.

 

El resultado es emocionante: un director de orquesta dirige desde el balcón a la entera comunidad de vecinos, un trompetista conmueve Milán con “Oh mia bela Madunina”, un tenor regala arias de ópera a todo el barrio, el cantante Cesare Cremonini comparte su famosa “50 Special” con los residentes de su edificio, un joven arma un DJ set para que decenas bailen en sus cocinas, en sus living y en sus dormitorios...  y de pronto las calles, vacías y silentes, se llenan de guitarras, tambores, violines, trompetas, flautas y voces.

 

https://www.youtube.com/watch?v=GH7wIaSsk3A

 

Un pueblo herido pero más vivo que nunca, consciente de que el objetivo es poder volver lo antes posible a “correr unidos y más rápido”, como subrayado por el Primer Ministro, Giuseppe Conte; quien en este aniversario de la Unidad ha mandado un nuevo mensaje a los italianos: “Ahora como nunca Italia debe estera unida. Dejemos flamear con orgullo nuestro Tricolor. Cantemos contentos nuestro Himno nacional. Unidos, responsables y valientes. Todos juntos para derrotar al enemigo invisible.”

 

 

 

 

La emergencia compartida ha generado un “sentido de comunidad aumentado”:  una necesidad de enfrentar las dificultades en conjunto, a pesar de tener la obligación de estar distantes. El deseo de ser parte de la misma Nación y de la misma Cultura como arma contra el miedo.  Las ganas de volver a descubrir las mismas tradiciones para superar, en grupo, las dificultades.


COVID-19: rimodulazione dei servizi consolari

L’emergenza coronavirus pone nuove sfide alla salute dei cittadini e del personale dell’Ambasciata. Al fine di evitare assembramenti di pubblico nei locali del Consolato e nell’ottica di ridurre le possibilità di contagio, cambiano le modalità del servizio all’utenza.

Per questo motivo l’afflusso dell’utenza nei locali del Consolato è contingentato e una parte del personale svolge il lavoro in modalità da remoto.

 

Si ribadisce che chi è in quarantena imposta dalle Autorità cilene o semplicemente presenta sintomi influenzali NON può accedere nei locali dell’Ambasciata.

 

L’assistenza viene garantita via email consolato.santiago@esteri.it o per telefono al numero 0056 2 24708400 e al numero 0056 2 24708424 dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 13.

Solo nei casi di massima comprovata urgenza, si può contattare il numero di emergenza della Sede: 0056 97809 8998.

 

A partire da martedì 17 marzo 2020 i servizi consolari saranno rimodulati: entrando qui potrete trovare il dettaglio per ogni singolo servizio (passaporti, visti, cittadinanza, stato civile, AIRE, servizi notarili, dichiarazioni di valore e legalizzazioni).

 

Per proteggere la salute di tutti, facciamo appello al senso di responsabilità e alla collaborazione dei nostri cittadini e degli utenti del Consolato. Grazie di cuore!


Mauro Battocchi, Embajador de Italia: "Impresiona ver un país tan compacto frente a la adversidad"

El Embajador de Italia en Chile, Mauro Battocchi, habla con La Tercera acerca de la situación italiana. Aquí la entrevista integral.
Fuente: La Tercera

 

¿Por qué razones cree que Italia es el país de Europa con más casos de coronavirus?

La razón es que Italia fue infectada primero en Europa. En este sentido, el caso italiano tiene mucho que decir a todos los países que todavía están atrás en la curva de contagio. Según los estudios del profesor Massimo Galli, de la Universidad de Milán, el virus comenzó a circular en el norte de Italia a mediados de enero. Esto no es sorprendente, ya que el norte es la parte más globalizada del país, con relaciones comerciales muy estrechas con Asia. Las autoridades reaccionaron con máximo rigor y total transparencia. Nuestro sistema nacional de salud comenzó a practicar una gran cantidad de pruebas. Se establecieron “áreas rojas” con la obligación de quedarse en la casa. Lo que faltó, al principio, fue la conciencia en la población de la gravedad de la enfermedad y la necesidad de cambiar su comportamiento diario y de enfrentar pérdidas económicas. Luego, a medida que pasaban los días, la curva de contagio mostró su carácter dramáticamente exponencial. Los italianos se dieron cuenta de que su futuro estaba en juego. El gobierno adoptó la medida de mitigación más radical posible.

 

¿Cuáles son los desafíos que debe asumir el sistema de salud italiano? ¿El país estaba preparado para enfrentar una pandemia?

Los italianos estamos orgullosos de nuestro sistema nacional de salud, que según el índice Bloomberg 2019 es el cuarto más eficiente del mundo y ofrece servicios hospitalarios gratuitos a todos los ciudadanos. En esta pandemia, el sistema enfrenta una prueba de proporción. Solo la solidez del sistema le ha permitido hacer frente al crecimiento exponencial de los casos. Los equipos médicos trabajan incansablemente. Los médicos y enfermeros son nuestros nuevos héroes.

 

¿Qué errores cree que se cometieron a la hora de hacer frente a la crisis sanitaria?

Nos retrasamos en darnos cuenta, a nivel individual, del riesgo que corríamos. Pero la buena noticia es que la conciencia colectiva por fin ha llegado y se está traduciendo en una forma espectacular de civismo.

 

¿Cuál considera que serán los costos políticos para el primer ministro Giuseppe Conte tras el “cierre” del país?

En este momento el país experimenta un sentido de unidad como nunca antes y el gobierno tiene un alto nivel de confianza en la población. El hashtag #iorestoacasa (#mequedoenlacasa) se ha convertido en la forma más elevada de altruismo. Quizás no sea arriesgado decir que este es un punto de inflexión en la historia de nuestro país. Los historiadores dicen que el Risorgimento, nuestro movimiento de unidad nacional, fue un fenómeno de élite y los italianos continuaron sintiéndose romanos, milaneses o napolitanos. Hoy impresiona ver un país tan compacto y tan orgulloso frente a la adversidad.

 

¿Cómo evalúa la suspensión en Chile de los vuelos provenientes de Italia?

Chile no ha suspendido los vuelos, ha impuesto una cuarentena a las personas que llegan de Italia. Me parece una medida comprensible y coherente con las tomadas en Italia.

 

Ante una actual situación que se asemeja a la de un país “fantasma” dada la orden de cuarentena, ¿cuál cree que será el impacto económico para Italia post coronavirus?

El impacto económico es y será muy fuerte. En esta perspectiva, el gobierno italiano ha puesto en marcha medidas extraordinarias para estimular el crecimiento tan pronto como hayamos ganado esta batalla. Pero Italia está lejos de ser “un país fantasma”, aunque las calles están vacías. En estos días está floreciendo un nuevo orgullo nacional y percibo una voluntad general de arrancar nuevamente con fuerza. La Italia del mañana saldrá fortalecida.


Conéctate en streaming con la cultura italiana

A pesar de la emergencia que el País está enfrentando, no obstante las restricciones dirigidas a la salvaguardia de la salud colectiva, la cultura, el arte, la creatividad y la belleza italianas siguen iluminando el camino hacia el mañana. En Italia, como en el extranjero.

 

La movilización de los actores públicos y privados de la industria cultural y creativa italiana, encabezada por el Ministerio de las Culturas y de las Artes y por el Ministerio de Relaciones Exteriores, ha sido inmediata. Con decenas de servicios online gratuitos para disfrutar de la riqueza artística de Italia. Desde los museos y las galerías de arte, hasta la producción cinematográfica y televisiva, pasando por la literatura y la editoría y –obviamente- la música.

 

Punto de partida de este empujón cultural y creativo es #LItaliachiamo, un live streaming sin pausas de 18 horas en el cual los protagonistas del mundo de la cultura, de la ciencia, de la economía y de la innovación conversan sobre el coraje, la resiliencia y el talento que un vez más los italianos están ocupando como anticuerpos frente a la emergencia.

 

Pueden seguir el directo aquí, o en el canal Youtube del MIBACT.

 

Paralelamente muchos son los servicios alternativos pensados para permitir a las personas de seguir disfrutando la cultura italiana.

 

MyMovies.it da la posibilidad de ver gratis una amplia colección de películas sobre el arte. La Cineteca de Bologna abrió la rubrica Consigli per giovani cinefili al tempo del coronavirus, a través de la cual aconseja películas y propone reflexiones críticas sobre aquellas. Así mismo la Cineteca de Milano puso a disposición de los usuarios 500 títulos, visibles online en streaming.

 

El Teatro Massimo de Palermo propone una programación sin pausas de óperas, conciertos y espectáculos.

 

Numerosas son las galerías que abrieron tour virtuales. La Pinacoteca di Brera en Milano, la Galleria degli Uffizi en Firenze o los Musei Vaticani en Roma son solo algunos de los grandes musesos que actualmente ofrecen la posibilidad de asombrarse con sus obras maestras directamente desde la casa.

 

Y con respecto al arte contemporáneo también: por ejemplo el Museo MaMBO de Bologna permite conocer la monumental exposición 'AGAINandAGAINandAGAINand'.

 

La Triennale de Milano, por otro lado llenará el “vacío” con performances en streming de artistas, designers, arquitectos, músicos, escritores, periodistas, directores llamados a desarrollar su peculiar narración de las novelas del Decamerón de Boccaccio. Aquí pueden encontrar el calendario y la información sobre los eventos.

 

Rai Cultura puso a disposición las producciones de Rai Storia con contenidos extra, webdoc y contenidos interactivos en su portal. Además abrió una amplia biblioteca online de títulos literarios en versión audio libro que se pueden disfrutar sin costos. Finalmente en Radio TRE Fahrenheit, la periodista de “Il Sole 24 Ore” Serena Uccello, propone un SOS lectura con consejos y opiniones literarias.

 

VAI.cl les mantendrá constantemente informados sobre nuevas iniciativas, subrayando como, hasta en una situación de emergencia, pueden surgir nuevas oportunidades y la cultura, sin duda, es una herramienta imprescindible para salir adelante fortalecidos y enriquecidos.

 

En Italia la cultura sigue haciendo escuchar su voz, también y sobre todo en época de coronavirus.


El cine italiano en FEMCINE 2020

La décima edición del FEMCINE se llevará a cabo entre el 17 y el 22 de marzo en doce sedes de Santiago.  En medio de un profundo debate social, que involucra desde luego la temática de la igualdad de género, el Festival de Cine de Mujeres apuesta una vez más por la capacidad que tiene la gran pantalla de crear mundo y definir imaginarios que sean un reflejo de la diversidad y riqueza de la sociedad.

 

 

En 2020 FEMCINE presentará películas procedentes de diferentes partes del planeta que hablan sobre transexualidad, intersexualidad, maternidad, violencia de género, placer y deseo y mandatos sobre el cuerpo. “Dialogar desde perspectivas que involucren las diversas experiencias es un ejercicio fundamental en este momento y es justamente la invitación de esta sección” afirma Antonella Estévez, directora de FEMCINE.

 

El cine italiano estará obviamente presente, como en los años anteriores, con dos producciones recientes. En la primera, Il vizio della speranza (2018), Edoardo De Angelis relata la historia María, una mujer sin meta que tras un pasado de dolor, marcado por la violencia de un abuso sexual, y un presente deteriorado por la ilegalidad y la marginación de una tierra de  vuelve inesperadamente a encontrar el “germen” de la esperanza.

 

https://www.youtube.com/watch?v=NA3_N1uwKAU

 

La segunda, en cambio, es una comedia amarga dirigida por Valerio Mastandrea: en Ride (2018) la muerte irrumpe en las vidas de Carolina y de su hijo Bruno cuando Mario – marido y papá – muere en un accidente en el trabajo. Un drama original, contado como comedia, que logra cambiar el foco y el registro típico del luto para jugar con el naturalismo – y el surrealismo – de esta condición.

 

https://www.youtube.com/watch?v=QkeOHTr7Pzg

 

Con respecto a la programación italiana de FEMCINE 2020, “Il vizio della speranza” se proyectará el día viernes 20 a las 18:00 horas en Matucana 100. Por otro lado  “Ride” está programada para el domingo 22 a las 12:00 horas en la Cineteca Nacional.

 

Una nueva imperdible ocasión para seguir potenciando el cine hecho por mujeres, herramienta fundamental para la creación de una sociedad nueva y más justa.Las películas de FEMCINE cuestionan los mandatos sociales, denuncian las injusticias y la violencia a las que se ven sometidas las mujeres en contextos patriarcales y nos permiten tener una mirada más amplia sobre la sociedad que estamos construyendo”  ha añadido Estévez.

 


1940-43: chilenos e italianos salvando a judíos del holocausto

Hoy en el Archivo Nacional se ha presentado el volumen de carácter histórico “Y los archivos guardaron sus voces” (Editorial Crann), de las autoras chilenas Judith Riquelme (Bibliotecologa y Documentalista) y Miriam Krawczyk (arquitecta de la Universidad de Chile), que investiga el rol de la diplomacia chilena en la construcción de una red de ayuda para los ciudadanos polacos –muchos de los cuales judíos- refugiados en Italia durante la Segunda Guerra Mundial.

 

A través de una detallada reconstrucción histórica, el libro analiza el periodo que va desde el junio de 1940 hasta el febrero 1943; desde la asunción por parte del Embajador de Chile en Italia, Ramón Briones Luco, de los llamados “Intereses polacos”, hasta la ruptura de las relaciones diplomáticas entre Chile y el Eje.

 

Riquelme y Krawczyk dan voz a las personas gracias a la publicación de un gran número de cartas, subrayando como la Embajada de Chile en Italia se haya hecho cargo de ayudar, asistir y en muchos casos proteger los judíos polacos que a ella acudían con la esperanza de salvarse de las deportaciones.  Historias y voces que dan cuenta de la tragedia y de la desesperación de aquella época.

 

“Las historias de las personas en este contexto son importantes, especialmente cuando vienen con su propia voz. Nos dicen mucho más de ciertos acontecimientos históricos y de sus significados que muchas otras maneras de confrontar la realidad”, dijo Miriam Krawczyk.

 

Presentes en el evento la Embajadora de Israel, Marina Rosenberg, y el Embajador de Italia en Chile, Mauro Battocchi, quien ha subrayado como han existido decenas de casos de ciudadanos italianos valientes que decidieron arriesgar sus vidas con el objetivo de salvar a judíos durante aquellos trágicos años.

 

“Gracias a la solidaridad y a la ayuda de ciudadanos o de enteras comunidades, pese a los enormes riesgos, se calcula que han sido alrededor de 35.000 los judíos italianos que se salvaron gracias a estas redes humanitarias”, mencionó el Embajador.

 

De hecho son más de 600 los italianos que recibieron el título de “Justos entre las gentes”, un título otorgado por Israel a quienes cumplieron grandes esfuerzos para amparar a judíos. El Embajador Battocchi ha finalmente mencionado un historia particular: protagonista uno de los más grandes deportistas de la historia italiana, Gino Bartali. El  ciclista, que sería después del conflicto ganador del Giro d’Italia y del Tour de France, no solo protegió en su casa a una entera familia de judíos sino que  –durante entrenamientos ficticios- transportaba escondidos en su bicicleta documentos y visados falsos.

 

 

“Y los archivos guardaron sus voces” ofrece entonces muchas oportunidades de reflexión, describiendo una época oscura tanto para Italia como por el mundo. Sin embargo, gracias a los testimonios directos que las autoras encontraron y publicaron, vislumbra una sensación de conmovedora esperanza, dando cuenta de la gran cantidad de personas que se activaron para contrarrestar una de las más grandes tragedias que la humanidad haya conocido.